Questo spettacolo racconta i frammenti della storia di un artista straordinario, che della vita si nutriva come pochi, fino a comporre un mosaico di umanità vera. E’ un racconto di libertà, di amore profondo verso la propria terra, di diritti negati, di Golpe, di passione verso la musica, la lotta, l’essere umano. Cunto e poesia si intrecciano, si fondono; la voce del cantante irrompe sulla scena e la storia dialoga con quelle parole, guardando sé stessa allo specchio, guardando negli occhi noi abitanti del terzo millennio. La vita di Víctor Jara è una poesia vissuta tutta d’un fiato, dovrebbe essere ispirazione per ogni artista, per ogni persona che crede profondamente nella libertà. Víctor Jara cantautore, poeta, musicista, regista e rivoluzionario, fu promotore di un’idea di cultura come espressione dell’identità di un popolo, sostenendo attivamente quel movimento culturale politico che a fine anni ’60 è stato protagonista della vittoria di Salvator Allende come presidente del Cile. Victor metteva al primo posto la libertà, l’amore smisurato e concreto per i più deboli. Veniva dalla fame e dalla povertà, per questo la gente del popolo lo sentiva come uno di loro, aveva un senso di familiarità con gli abitanti delle periferie del Cile che raramente si può trovare in un artista così famoso. Trascorreva molto tempo ad ascoltare le loro storie: storie di rivolte, di fame, di povertà, di voglia di riscatto, storie di minatori, contadini, lavoratori, da cui nascevano testi poetici. Per la sua laica devozione all’arte libera, durante il golpe del 1973 in Cile fu arrestato, riconosciuto mentre si trovava allo stadio e lì stesso incarcerato e torturato, col gusto di torturare chi rappresentava la voce libera del popolo; fu ucciso barbaramente, insieme ad altre migliaia di persone; qualcuno lo riconobbe questo salvò il suo corpo dall’essere buttato una fossa comune o nell’oceano. Il suo assassinio fu ordinato direttamente da Pinochet. La vita di Víctor Jara è emozionante, tragica, rivoluzionaria, piena di dolcezza e crudeltà; con questo spettacolo cerchiamo di fare eco al suo sguardo incantato sul mondo che lui mutava in poesie e canzoni … Fino alla fine.

“Un artista deve essere un autentico creatore e quindi nel suo profondo un rivoluzionario. Un uomo pericoloso quanto un guerrigliero a causa del suo grande potere di comunicazione. “(Víctor Jara)



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