Infinita Poesia Cunto per Vìctor Jara
con Alessio Di Modica
Víctor metteva al primo posto la libertà, l’amore smisurato e concreto
per i più deboli. Veniva dalla fame e dalla povertà, per questo la gente del
popolo lo sentiva come uno di loro, aveva un senso di familiarità con gli
abitanti delle periferie del Cile che raramente si può trovare in un artista
così famoso. Trascorreva molto tempo ad ascoltare le loro storie: storie di
rivolte, di fame, di povertà, di voglia di riscatto, storie di minatori,
contadini, lavoratori, da cui nascevano testi poetici.
Questo spettacolo è un racconto crudo, diretto, dolce, straziante,
poetico, scomposto, non lineare; il cunto e la poesia si intrecciano, si
fondono; la voce del cantante irrompe sulla scena e la storia dialoga con
quelle parole, guardando sé stessa allo specchio, guardando negli occhi noi
abitanti del terzo millennio